L’espansione dell’istituto

Una pagina bella della Storia dell’Istituto è quella della sua espansione nel mondo, che comincia il 23 agosto 1856, quando otto Suore, guidate da Madre Chiara Podestà (sorella di Madre Caterina) si imbarcarono a Genova dirette in America, portando nel cuore la gioia e il sogno di tutti i missionari. Un viaggio lungo, disagiato e denso di pericoli, che si concluse il 18 novembre, quando, giunte in Uruguay, presero la direzione dell’ospedale Maciel di Montevideo.
Furono le prime Suore di Carità Italiane nell’America Latina e nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, le prime Suore dell’Istituto in missione fuori del paese di origine.

Dopo pochi anni (nel 1859) le Suore assumono il servizio presso l’ospedale delle donne di Buenos Aires, in Argentina, dove, in poco tempo, aprono molte nuove missioni, sia di tipo educativo che assistenziale.
Nel 1885 Monsignor Mariano Soler, primo Arcivescovo di Montevideo e confratello della Congregazione, visita la Palestina. Presso l’oasi di Etham, nei giardini di Salomone (Ortàs per gli arabi) resta affascinato dalla bellezza e dal significato biblico del luogo, a cui associa la presenza della Vergine dell’Orto (cfr. Ct. 4,12) da lui tanto amata. E pensa ad un santuario da erigersi proprio là e da affidare alle Figlie del Gianelli. Così nel 1901 nove Suore partono da Montevideo e prendono in custodia il Santuario di Ortàs. Esse iniziano, contemporaneamente, il loro servizio ai poveri e agli infermi del luogo (un villaggio interamente islamico), a cui seguirà l’apertura dell’orfanatrofio e poi della scuola materna, l’accoglienza e l’ospitalità a sacerdoti, religiosi e laici che raggiungono il Santuario per ritiri ed esercizi spirituali. Nel 1955 le Figlie di Maria sono chiamate anche a Betlemme per un servizio ai poveri tra i poveri: donne anziane, povere ed abbandonate.

Nel 1908 Le Suore entrano in Brasile assumendo la direzione di una scuola a Dom Pedrito.

Il 7 marzo 1915 le Figlie di Maria partono da Buenos Aires per il Cile, per assistere i malati nell’ospedale di Vallenar.
Nel 1945 quattro Suore partono da Buenos Aires dirette ad Asunción, in Paraguay, per prestare il loro servizio assistenziale ai malati di tubercolosi nel sanatorio Bella Vista, attualmente Istituto Nazionale per le Malattie Respiratorie e dell’Ambiente “Prof. Juan Max Boettner”.

Nel 1949 dal porto di Buenos Aires sei Suore partono alla volta della Spagna. Sono dirette a Guriezo, dove il lascito di una ricca signora permette di aprire una scuola, prima opera in questa terra.

Sarà nel 1961 che il Vescovo di Norwich invierà il permesso alla Congregazione perché stabilisca una fondazione nella sua diocesi nel Connecticut con l’intento di prendere cura del servizio domestico della scuola preparatoria di Marianapolis. Si aprono così, nel 1962, le porte degli Stati Uniti.

Nel 1976 il Vescovo di Indore si rivolge alla Madre Generale, pregandola di voler inviare una comunità di Figlie di Maria per far fronte all’insufficienza delle forze missionarie impegnate nell’evangelizzazione e nella promozione umana. Quasi in contemporanea una richiesta analoga giunge da parte del Vescovo di Khandwa. Così nell’anno in cui si celebra il 150° di fondazione dell’Istituto (1979), un primo gruppo di Suore indiane torna in India per prepararsi all’apertura delle due prime comunità nello Stato del Madhya Pradesh.

Il 1989, l’anno bicentenario della nascita di S. Antonio Gianelli, si conclude con l’avvio di una nuova missione in Africa, presso Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo (allora Zaïre), dove le Suore svolgono attività pastorali, di promozione umana e sociale.
Nel 1995 si apre una Comunità in Giordania, che però sarà chiusa dopo un decennio.

Le Figlie di Maria nel 2001 giungono in Bolivia, a Potosì, una località povera di mezzi, ma ricca di fede, a 4000 metri di altitudine.

Il 24 settembre 2014, nel giorno in cui ricordiamo la nascita in cielo di Madre Caterina Podestà, per le FMH si apre la strada verso una nuova missione in Papua Nuova Ghinea, nella Diocesi di Madang. La nuova comunità, composta da tre Suore, assume da subito l’incarico dell’insegnamento nella scuola diocesana, si prende cura delle famiglie e dei giovani dei villaggi, crea un centro di assistenza sociale e attua progetti di promozione della donna e del bambino. Le suore sono presenti anche in Parrocchia, dove fanno catechesi e animano la preghiera insieme alle donne e ai giovani.