Intraprendere un cammino di comunione, attraverso la fusione delle due Province italiane

Alle prime luci dell’alba ci raccogliamo intensamente in preghiera perché abbiamo bisogno di accendere e rinnovare forze ed energie spirituali, convinte che il Signore vuole affidarci un compito impegnativo: avere nel cuore il Vangelo e presentarci ai fratelli nella povertà e nella semplicità di chi crede nella forza del bene comune e respira ideali e traguardi, strategie e finalità, mete comuni e soluzioni condivise.

“Alza gli occhi e guarda”.

Dalle varie regioni italiane siamo arrivate a Chiavari, nuova sede della Provincia, con il desiderio di conoscerci, di comunicare. Unica terapia : incontrarsi , curare un cuore libero da pregiudizi, per costruire ponti solidi, creando comunione.

Questo è un tempo di condivisione, faticoso ma necessario per arricchirci vicendevolmente. Trasmettere alle comunità spirito e clima positivo dell’incontro che favorirà l’integrazione delle due province, aperte a nuovi orizzonti di missione e santità.

È l’auspicio della Madre Provinciale nel suo saluto iniziale e la Madre Cristina Gallucci, a seguire, ci assicura la vicinanza del Governo Generale che auspica la volontà di aprire gli orizzonti per un processo inarrestabile di rivitalizzazione e ristrutturazione, voluto fortemente anche dalla rivoluzione pastorale proposta da Papa Francesco.

Dopo il saluto introduttivo, don Aldo Maggi ha sviluppato il tema: “Un solo sentire , un solo pensare …”. Tessitori di rapporti di comunione.

Dalla Parola di Dio emerge una idea importante: vedere il maestro, alimentare una relazione intima con Lui, vivere una bella relazione in comunione ed essere inviati.

L’esperienza di comunione, oltre che dagli Apostoli, è fatta anche da alcune donne di diversa estrazione sociale. Donne discepole che, quando Gesù era in Galilea, lo seguivano e lo servivano. Erano salite con Lui a Gerusalemme.

Nel pomeriggio si approfondisce il concetto di “Missione senza confini”, attraverso brani del Vangelo e molti testi del Gianelli.

La seconda giornata è scandita dall’argomento più attuale e urgente: come intraprendere un cammino di comunione, attraverso la fusione delle due Province italiane . Madre Rosangela Sala, superiora generale delle Immacolatine di Genova, attraverso un power point, ci presenta le varie problematiche nate dall’unificazione, dalle quali possono derivare atteggiamenti di esclusione o di accettazione che mettono in atto strategie e meccanismi di difesa. Importante è sospendere i giudizi, e costruire la fraternità in un’ottica di comunione. Partire da Chiavari luogo della Fondazione, può significare qualcosa di carismatico e di nuovo, un segno del cielo.

Dio entra nella nostra forma umana, tocca le nostre esperienze e da lì intesse una relazione d’amore tanto grande fino a salvarci. Non archiviamo il mistero di Dio. Egli ci salva con il dono di tutte le consorelle .

Scrive Bruno Volpi: “La famiglia è il luogo della tenerezza dove AMARE e SENTIRSI AMATI. Qualsiasi cosa tu faccia, salva la RELAZIONE”.

Le risonanze sono legate a un lavoro fatto in due gruppi, nel quale si sono toccate tutte le problematiche e si sono esposti i dubbi, si sono fatti suggerimenti per appianare un lavoro complesso ch consenta segni di speranza per la Provincia e per l’intero Istituto.

La visita al santuario della Madonna dell’Orto, alla parrocchia di S. Giovanni e alla cripta del Conservatorio, che conserva le memorie del nostro Santo Fondatore, ha rinvigorito emozioni e desideri di autenticità e santità.

Le nostre presenze in vari luoghi apostolici non faranno notizia, ma saranno segni di contraddizione evangelica in questo mondo inquieto e sofferente nel quale, con la grazia di Dio, l’intercessione della Vergine dell’Orto e del Santo Gianelli, è possibile scrivere pagine mirabili di storia attraverso la comunione e la continua tensione missionaria.

Vogliamo essere una Chiesa contemplativa, innamorata di Dio e appassionata dell’uomo, che dà spazio al potere dei segni e non è mai assopita nelle nostalgie del passato ma è accesa di Amore per l’oggi sull’esempio di Dio che tanto ha amato il mondo da dare il Suo Figlio Unigenito.

Servire Dio con serietà e i fratelli con tenerezza è il cammino perenne dell’Incarnazione!

Suor Maddalena Nanni