Domenica di Pasqua con Sant’Antonio Gianelli

“Non più di lacrime e di terrore; non più d’affanni e di passione di morte, ma nunzio di consolazione, di allegrezza e di pace, sono io in questo giorno alleluia, alleluia, alleluia! Con queste voci dolcissime oggi esulta Chiesa santa e tutti invita i cari suoi figli a prendere parte alla gioia inesprimibile, onde si sente animata ricordando il grande il nobile, il gloriosissimo mistero della risurrezione del divino suo Sposo, …

Esultiamo dunque, si esultiamo: alleluia, alleluia, alleluia! …

La morte del Salvatore ha vinto, ha superato ogni cosa. Egli è risorto, la sua risurrezione è una vera caparra della nostra; ci mostreremmo indegni di averlo a Capo, se non prendessimo parte nei suoi trionfi. Echeggino adunque i sacri templi, echeggino le nostre case medesime; e più di tutto i nostri cuori dilatandosi a questa gioia devota, vadano ripetendo con santo trasporto le festevolissime voci: alleluia, alleluia, alleluia!”

S.A.M.G.

Prediche autografi manoscritti, Volume 3